Il caffè marocchino non ha nulla a che vedere con il Marocco: è nato ad Alessandria, più precisamente al Bar Carpano. Nella prima metà del Novecento di fronte al locale c’era la sede di un marchio italiano che ha fatto la storia: Borsalino. I cappelli fabbricati all’epoca avevano all’interno una striscia in cuoio pregiato, chiamato Marocchino, che si ottiene conciando la pelle di capra o di montone e nel 1500 era usato per le rilegature dei libri. Sembra che “caffè marocchino” derivi proprio dalla somiglianza tra il colore della bevanda e il colore di questo tipo di cuoio, che i baristi del Carpano vedevano spesso.
Sapete invece come si prepara un perfetto marocchino? Non è difficile, ma bisogna rispettare scrupolosamente alcune regole. Scoprile qui!
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